Da quando ho iniziato l’esperienza del lievito naturale è un bel casino, nel senso che oramai il pane che si trova nei supermercati non mi piace più, ci sento il sapore del lievito di birra, il giorno dopo è immangiabile e quindi sono “costretta” a farmelo da sola.
Ne preparo una quantità sufficiente da panificare una volta la settimana o ogni 10 giorni, mettendo in congelatore quello che non consumo nell’immediato.
Di recente mi sono imbattuta in questa ricetta che effettivamente mi sta dando molta soddisfazione poiché ottengo un pane leggero croccante e davvero buono.
Bisogna avere solo un po’ di tempo a disposizione poiché sono previsti tempi di riposo un po’ lunghi e non per niente la lievitazione naturale viene anche detta lunga lievitazione
La ricetta originale è quella che riportero’ di seguito ma si possono sperimentare vari tipi di farine e in quel caso la dose di acqua può variare a causa del potere di assorbimento di quest’ultime.
Grazie mille a Dorotea del blog Dolcipensieri per questa ricetta!
Ingredienti:
- 215g di farina di farro bianca
- 215g di farina manitoba
- 45g di farina ai cereali misti
- 340 di acqua
- 85g di lievito naturale
- 11g di sale
- olio per la spianatoia
Preparazione:
Si inizia con il fare l’autolisi ossia: mettere tutta la farina con 300 g di acqua nell’impastatrice, per qualche minuto, finché sono bagnate.Lasciar riposare 45 minuti.
Passato il tempo, allargare l’impasto e mettere dentro il lievito naturale e il resto dell’acqua. Impastare circa 7/8 minuti, aggiungere il sale e continuare ad impastare per altri 10 minuti circa. L’impasto si deve incordare sul gancio e la ciotola deve risultare pulita.
Trasferire l’impasto sul tappetino di silicone oleato o un tavolo di marmo, e dare le pieghe a tre.
- A questo punto metterlo in un contenitore che lo contenga, possibilmente senza troppi spazi vuoti e lasciarlo riposare per un ora.
- Ripetere le pieghe e il riposo di un’ora.
- Rifare le pieghe e questa volta lasciar lievitare fino al raddoppio, circa 2 ore.
- Riprendere l’impasto, fare un’ultima piega a tre e con le mani unte roteare l’impasto tirandolo verso il basso, cercando di sigillare sotto. L’impasto risulterà bello liscio.
- Far riposare l’impasto per 10 minuti.
- Nel frattempo preparare un canovaccio bianco spolverizzato di semola di grano duro, posarlo su un cestino o una ciotola e posizionavi dentro l’impasto e aspettare che triplichi di volume.
- Trascorse 3/4 ore, l’impasto sarà gonfio e soffice.
- Accendere il forno al massimo, se non avete la refrattaria, fate scaldare anche una teglia da forno.
- Per capovolgere la pagnotta, mettere un foglio di carta forno sopra il cestino, una pala da pizza oppure un pezzo di compensato e capovolgere il tutto.
- Togliere il canovaccio e far scivolare la pagnotta sulla teglia calda in forno.
- Cuocere 10 minuti a 250°, poi portare la temperatura a 200° e continuare la cottura per altri 25/30 minuti.
- Gli ultimi 5/10 minuti, mettere la porta del forno a fessura e togliere la teglia o la refrattaria da sotto.
- Far raffreddare su una gratella.
Scusate la mole di foto ma ci tenevo a far vedere più o meno tutte le fasi. Una dedica speciale di questo articolo va alla mia adorata maestra di canto Etta